Alice Betto 5^ nella Finale di Campionato del Mondo! Scrive la sua pagina di storia mondiale e del Triathlon azzurro. Trionfo in casa della britannica Non Stanford campionessa del mondo 2013

Bene le altre due azzurre nella Top 20: Charlotte Bonin 16^ e Anna Maria Mazzetti 17^. Completano il podio della Grand Final l'irlandese Aileen Reid e l'australiana Emma Moffatt.
Alice Betto (G.S. Fiamme Oro)Straordinaria Alice Betto con il suo  5° posto nella Finale  Mondiale di Triathlon disputata oggi a Londra, la prima volta per un’atleta  italiana con un risultato come questo e ad un soffio dal podio iridato.

Alice Betto 5^ nella Finale iridata entra di prepotenza anche nella ‘top ten’ del rank di circuito mondiale, 10^, e regala all’Italia del Triathlon un altro tassello di storia. Solo Nadia Cortassa, nel 2005 a Gamagori e nel 2006 a Losanna, aveva conseguito la stessa  posizione in un Campionato del Mondo, oggi dopo 7 anni, la portacolori delle Fiamme Oro, Alice Betto, ‘classe ’87 e nel triathlon dal 2009, ripete e rilancia il triathlon azzurro femminile, con una grande gara disputata e sofferta spalla a spalla con le protagoniste della scena olimpica, oltre che mondiale e nello stesso suggestivo percorso che ha ospitato i Giochi di Londra 2012.

Trionfa davanti al suo pubblico, regina in casa, la neocampionessa del mondo, vincitrice della Finale e della World Triathlon Series, la britannica Non Stanford e con ben 25’’ di vantaggio sulla medaglia d’argento ed al suo primo podio mondiale, l’irlandese Aileen Reid, seconda davanti alla ritrovata Emma Moffatt (AUS) che proprio a Londra, nei Giochi Olimpici, lo scorso anno, era uscita di scena all’inizio della frazione ciclistica per una caduta.

Ma il successo dell’Italia del Triathlon femminile oggi non si ferma con il 5° posto della Betto: le altre due atlete,  la valdostana delle Fiamme Azzurre Charlotte Bonin 16^ e  Anna Maria Mazzetti (G.S. Fiamme Oro) 17^, hanno fatto registrare due ulteriori importanti e significativi piazzamenti  nella ‘top 20’, risultati che assumono un ‘valore aggiunto’  in questo primo anno del nuovo quadriennio olimpico.
 
Tribune gremite, grande pubblico ad Hyde Park e per tutto il centro cittadino di Londra a fare il tifo, freddo con una temperatira tra i 7 ed i 9 gradi, nuvoloso e pioggia che ha iniziato a scendere a metà gara, questo  il palcoscenico dell’incredibile giornata mondiale, incredibile perché nei primi 40 minuti, tra il nuoto ed il primo giro nel ciclismo tanti i colpi di scena.  Il primo, una delle leader della rassegna mondiale e campionessa uscente, la tedesca Anne Haugh esce per ultima dal nuoto ed impossibile per lei tentare qualsiasi  recupero.

Il secondo: l’altra favorita della rassegna mondiale, l’americana Jorgensen, è fuori gara, anche lei, dopo il primo giro della frazione ciclistica, per un incidente.

Salde in testa alla classifiche invece, le atlete che hanno fatto bene nel nuoto proseguendo così anche per l’intera frazione ciclistica: Emma Moffatt, Non Stanford, Alice Betto, Stimpson, Reid, Jakson, Groff, Hewitt,  Klamer e Charlotte Bonin. In T1 però, sia Stanford che Bonin prendono 15’’ di penality box per non aver posizionato bene la muta dentro la cesta; intanto, dietro  a circa 36’’ il secondo gruppo uscito dal nuoto che, via via, nei successivi giri in bici, ha preso ulteriore distacco per  un totale di oltre 1 minuto all’uscita dalla T2.  Ed in quel gruppo la nostra Anna Maria Mazzetti, che purtroppo  non è riuscita a riagganciarsi alle leader della gara, ma solo grazie al suo saper ‘tener duro’ nel ciclismo e soprattutto grazie alla sua  frazione di corsa, riuscirà a rimettersi in gioco  per entrare tra le prime 20.

Dalla seconda transizione, Rachel Klamer (NED) è stata la prima ad uscire, ma la Stanford l'ha raggiunta subito, superandola e creando un discreto distacco dalle inseguitrici. La tattica  della britannica era di prendere un notevole vantaggio in modo da scontare la sua penalità senza perdere la leadership della gara.  Intanto la nostra Alice Betto, uscita dalla T2 in 9^ posizione, ha affrontato la sua ultima fatica continuando progressivamente a salire di posizioni, concentrata ed attenta a misurar bene le energie; per la Stanford, scontata la penalità, rientrava in gara trovandosi ancora a condurre davanti la statunitense Groff, mentre la nostra Charlotte Bonin, dopo l’arresto forzato dei 15’’ secondo di penalità, ha perso posizioni importanti che forse l’avrebbero fatta concludere dentro la top ten, ma brava comunque ed ancora in evidente crescita anche nella sua frazione più debole, appunto la corsa.

Foto © Delly CarrGrande performance dell’inglese Non Stanford,  trionfatrice al traguardo, sostenuta dagli applausi del suo pubblica, regina della Finale e grazie a questa vittoria anche  in cima al rank di World Triathlon Series con al collo la medaglia d’oro in un tempo di 2.01.32, seguita dall’irlandese Reid con 2.01.57 e dalla Moffatt con 2.02.00. A chiudere il podio della classifica di circuito mondiale generale, la connazionale della Stanford, l’inglese Jodie Stimpson seconda e l’austriaca Haugh nonostante la negativa gara di oggi.

Ed a nove  secondi dal podio di questa finale, arriva Alice Betto,  sorpresa, emozionata, commossa ed accolta dalle sue ‘stratosferiche avversarie’ con grandi abbracci e complimenti: “Non riesco a crederci – ripete Alice Betto con le lacrime agli occhi – è il momento più bello dopo un anno di tanti sacrifici tanto lavoro, questi ultimi due mesi lontana da casa, da mio marito Alessandro il mio amore” – continua  Alice che non riesce a trattenere le lacrime – “ sono arrivata a Londra conscia di confrontarmi con una start list di atlete fortissime, anzi le più forti in assoluto al mondo, la mia speranza era quella di entrare tra le prime 15, già essere tra le prime 10 mi sembrava impossibile. Invece la gara è andata avanti così come non avrei mai immaginato e mi sono resa davvero conto di essere là, così avanti, solo nell’ultimo giro di corsa, ho dato tutto quello che potevo, vedevo che alcune delle avversarie stavano cedendo ed ho continuato, eccomi qui, sono 5^!” – e poi Alice interrompe la descrizione della sua splendida gara e si rivolge a Simone Biava il suo allenatore e Direttore Tecnico del Paratriathlon, che tra l’altro proprio ieri ha avuto l’altra bella soddisfazione con l’oro conquistato da Michele Ferrarin:  Devo ringraziare tutti – dice Alice Betto - ma primo a dover essere ringraziato è Simone. Mi è stato vicino 24 ore su 24 in tutti questi mesi, abbiamo faticato insieme e questo è il meritato regalo che posso dargli. Ma anche grazie allo staff della Federazione, ai collaboratori che mi seguono Nurra e Rondelli, grazie al lavoro oscuro e dietro le quinte che tutti stanno facendo per far sì che noi atleti possiamo lavorare serenamente, siamo tutti sulla stessa barca a remare per lo stesso obiettivo e questa cosa si sente, grazie a tutti, anche alla società del Raschiani Triathlon Pavese che mi ha accolta nella scorso inverno e sostenuta e felice anche di poter offrire questo bel risultato alle Fiamme Oro dove sono appena entrata. Grazie a mio marito e ai miei cari, mi hanno fatto lavorare con serenità e sono davvero grata per questa fortuna”.  Simone Biava le è al fianco commosso anche lui:  “Ho sempre creduto nel talento di Alice, non ho mai avuto un attimo di dubbio sul lavoro che stavamo facendo, passo dopo passo, ho sempre avuto le idee chiare e sono molto soddisfatto perché siamo riusciti a tirare fuori tutte le qualità di questa atleta davvero talentuosa” dichiara Biava.

E nel gruppo Italia, nelle tensostrutture dietro al traguardo, il Direttore Tecnico Mario Miglio è contento per Alice e per le altre due azzurre: “Risultato di altissimo valore, sia per come si è sviluppata la gara, sia per come si è sviluppata la stagione agonistica di Alice, in cui nelle ultime due  tappe di campionato del mondo, Amburgo e Stoccolma, la Betto ha inanellato 2 decimi posti. Noi non abbiamo mai avuto dubbi sulle possibilità della Betto, ma le cose vanno maturate volta per volta, vorrei mettere in evidenza che dal punto di vista della lettura tecnica, sia Alice, che Charlotte ed Anna Maria, hanno dimostrato di essere giunte a questo appuntamento nella migliore condizione, questo significa che la programmazione è stata quella giusta, ciascuna di loro ha fatto la miglior gara della stagione. Vuol dire che affrontiamo questo quadriennio con il primo anno di importanti conferme” .

Anche Charlotte Bonin è felice per la sua gara:  “Non avrei mai pensato fino a 2, 3 anni fa, di poter tornare altriathlon a questi livelli, è un risultato importante, ho corso bene sto progredendo e il 16° posto di oggi rafforza la mia voglia di continuare e andare avanti, con sacrificio , con tanto lavoro ma anche nella speranza di ricevere anche altre grandi soddisfazioni come quella di oggi”. 

Per Anna Maria Mazzetti il ritorno a Londra, dopo un anno dalle Olimpiadi: “Non sono caduta questa volta”– dice subito scherzando e sapendo che se fosse uscita dal nuoto nel gruppo di testa sarebbe stata tra le protagoniste assolute anche lei – sono soddisfatta del  carattere che ho tirato fuori durante l’intera gara, non mi sono persa d’animo e ho pensato solo a tirare e rimontare quante posizioni possibili, ora penso già ai tricolori di triathlon sprint che mi aspettano e poi già sono pronta per una nuova stagione mondiale”.

La parola al presidente della Fitri Luigi Bianchi, che aspetta l’ultima gara del programma mondiale di Londra per tracciare il bilancio conclusivo, ma tiene a sottolineare la soddisfazione per questo 5° posto di Alice Betto: “Un grande risultato, che ripaga innanzitutto il duro lavoro dell’atleta Betto e del suo allenatore Biava, risultati positivi per la Federazione e che ci fa capire che siamo sulla strada giusta”.

 

2013 ITU World Triathlon Grand Final London : Elite Femminile

Pos First Name Last Name Country   Time Swim T1 Bike T2 Run
1 Non Stanford GBR 02:01:32 00:19:00 00:00:44 01:08:08 00:00:31 00:33:12
2 Aileen Reid IRL 02:01:57 00:18:55 00:00:54 01:08:04 00:00:35 00:33:31
3 Emma Moffatt AUS 02:02:00 00:18:43 00:00:47 01:08:24 00:00:32 00:33:37


I piazzamenti delle azzurre

Pos First Name Last Name Country   Time Swim T1 Bike T2 Run
5 Alice Betto ITA 02:02:09 00:18:49 00:00:47 01:08:18 00:00:34 00:33:43
16 Charlotte Bonin ITA 02:04:13 00:18:55 00:00:44 01:08:18 00:00:33 00:35:45
17 Annamaria Mazzetti ITA 02:04:16 00:19:38 00:00:45 01:09:05 00:00:32 00:34:18